Il nuovo inizio e le anatre di via Palestro

Per quelli che - come fanno i giapponesi con i loro libri -iniziano a leggere Gardenia dal fondo, perché le parole più attese sono quelle che Pia Pera consegna alla nostra ultima pagina, sarà una ripetizione. Per quanti iniziano da qui, un'anticipazione.
E' l'idea dell'autunno come nuovo inizio. La tenda si richiude sul palcoscenico dove è andato in scena il grande spettacolo del giardino, pieno di colori, dai rosa e gialli pallidi di primavera fino ai caldi rossi del mese di ottobre, come quell'esercito di zinnie che presidia l'orto di San Leonardo (lo trovate qualche pagina più in là). Ma dietro alla tenda, o per meglio dire sotto quella coperta multistrato di terra, sfatticcio di foglie, pioggia e brina, ricomincia tutto. È là, sotto la coltre autunnale, che mettiamo al sicuro i nostri progetti e le nostre speranze, in forma di semi, bulbi e nuove piantagioni. Ma nessuno può mai sentirsi davvero al sicuro. Si può fare tutto per bene, eppure l'imprevisto è sempre in agguato. Come è successo a Milano nell'esperimento di piantagione eseguito dai massimi esperti olandesi di bulbose, che certo non potevano prevedere che il clima pazzo di quest'anno avrebbe fatto cozzare forme e cromie pensate per alternarsi nel susseguirsi delle settimane e invece esplose tutte insieme contemporaneamente nelle caldane di aprile. E neppure che le anatre, indisturbate padrone d'inverno del giardino della Villa comunale di via Palestro, teatro della piantagione, avrebbero modificato gli equilibri ingozzandosi indisturbate dei loro bulbi preferiti. Una cronistoria tutta da leggere. Una consolazione per noi semplici apprendisti, magari più cerebrali che esperti di vanga, che avidamente leggiamo consigli ed esperienze, per poi ritrovarci con i nostri risultati imperfetti: il prato a chiazze, la rosa ammalata e un pò stenta, la perenne che non ha rifiorito perché non l'abbiamo pulita al momento giusto, l'orchidea che non rifiorisce, i bulbi che non sono spuntati perché abbiamo sbagliato qualcosa... Ma fra poco il sipario si chiude e tutto ricomincia. Possiamo riprendere a sognare.

Emanuela Rosa - Clot

Direttore di Gardenia