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04 ottobre, 2010

Il giardino di Ninfa



La visita del giardinodi ninfa, diviso idealmente in quattro settori inizia da una delle sette chiese del borgo, S. Giovanni. Subito ci sovrasta un noce americano  originario degli Stati Uniti, dai frutti commestibili ma poco graditi in Europa, perché di sapore dolciastro.
Di fronte al noce, come sentinelle all'ingresso, un Pino Montezu
mae originario del Messico con foglie tra il blu ed il verde ed un Calicanto invernale (Chimonanthus praecox) che fiorisce in gennaio con piccoli e fragranti fiori giallo chiaro.Ancora più avanti prosegue la fantasmagoria di colori con uno dei tanti Malus, alberi di melo ornamentali. E' un Malus Floribunda che fiorisce ad aprile con fiori prima rosso acceso, poi rosa e infine bianchi. Accanto al melo, fa bella mostra di sé un esemplare di acero giapponese a foglia rossa (Acer palmatum dissectum atropurpureum) e proseguendo lungo il sentiero, ecco aprirsi un laghetto dalle acque limpididissime, creato da una sorgente che sgorga con una temperatura compresa tra gli otto e i quattordici gradi. Superato un ponticello si arriva al "laghetto delle magnolie" dove si trovano esemplari di Magnolia stellata rosea e Magnolia soulangeana Lennei. Procedendo ancora arriviamo ad una zona in cui vivono un Leccio (Quercux Ilei) ed un Cedro del Marocco (Cedrus atlantica) che, oltre al valore ornamentale e botanico, hanno anche una connotazione storica. Sono, infatti, i primi alberi piantati nel giardino dopo l'opera di recupero.

Proseguendo incontriamo ancora magnolie che sono i gruppi più numerosi assieme ai Ciliegi ed ai Meli. Alcune, sempre per creare pennellate di colore, crescono in compagnia di una varietà dell'Acacia di Costantino-poli (Albizzia julibrissin) con i caratteristici fiori rosa pallido che simili a piumini. Tra le magnolie, la più particolare è la Campbellii. Ha rami orizzontali disposti a raggiera sui quali si innestano rami verticali. Fiorisce solo dopo vent'anni, nel mese di febbraio. Fiorisce una raggiera l'anno a partire da quella più piccola in cima.
Nella zona del ponte romano, un antico ponticello che attraversa le acque appena sgorgate dalla sorgente domina l'albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera) i cui fiori verde chiaro sbocciano d'estate e hanno la forma dei tulipani. A conferire un particolare aspetto cromatico ai gruppi di piante contribuiscono il rosso scarlatto del Liquidambar (Liquidambar styraciflua), le cui foglie in ottobre novembre assumono un acce
sissimo colore scarlatto, l'albero parrucca (Cotinus coggyria "Flame")che si accende maggiormente in estate ed in autunno, sempre nella tonalità del rosso, i fiori dell'albero corallo (Erythrina crestagalli) che sbocciano in piena estate.
Ninfa è un giardino ricco di simbolismi. I tre alberi di Liquidambar, infatti, rappresentano con la loro forma e con il loro colore tre candele o tre fiamme a simboleggiare il calore delle tre donne che, con la loro passione, hanno dato vita al giardino.
Da primavera inoltrata e all'inizio dell'estate, al rosso offerto dall'albero corallo, si mescolano il bianco e il verde delle foglie di Acer negundo variegato ed il rosso dei fiori del melograno.
La natura, generosa a Ninfa, asseconda i giochi e le stranezze delle creature animali e vegetali tant'è che un austero cipresso ha accolto lungo il suo tronco una varietà di rosa antica, la Philipess. Questa rosa si è arrampicata per diciotto metri, avvinghiandosi al suo ospite, irrobustendo la propria circonferenza che ha raggiunto, per sostenersi meglio, un diametro di centotrenta centimetri.
L'ospite più illustre del giardino è, però,un pioppo nero (Populus nigra), che con i suoi otto metri di circonferenza ed oltre trenta metri d'altezza sembra vivere qui da sempre. Alla descrizione dell'armonia dei mille colori è d'obbligo aggiungere il bianco, il rosa e il rosso intenso delle camelie che fioriscono tra ottobre ed aprile. Tanti colori per ogni stagione a Ninfa, ed ai colori dei fiori si aggiungono quelli delle foglie, dei rami e dei tronchi che si combinano nella solita indescrivibile armonia assieme agli odori, di alcune specie di rose, della lavanda dei viali, della resina di alcune specie arboree.


Ma non bastano le parole per descrivere il trionfo di colori e natura dei giardini di Ninfa. Bisogna visitarlo per viverne l'emozione ed in periodi diversi dell'anno.

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