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23 aprile, 2011

Villa “La Pesciola”



Nella punta più a nord della Toscana, nella terra chiamata Lunigiana, sorge con una storia lunga di 600 anni villa “La Pescigola”.
Giovanni Targioni Tozzetti, nelle sue “Relazioni d’alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali, e gli antichi monumenti di essa”, pubblicate a Firenze nel 1779, così descrive la villa ed il parco:
“La campagna intorno a Fivizzano è coltivata con grande industria, e resa deliziosa, con varie Ville delle principali Famiglie della Terra, fra le quali ho saputo esservene una assai bella e grandiosa, in luogo detto Pescigola, e adornata di Giardino con Agrumi, di Fonti, di Peschiere, di Grotteschi, di un Salvatico con Labirinto, di Viali coperti per il passeggio, di Uccellari, e di uno Stradone lungo un terzo di miglio, l’ingresso del quale è decorato di Statue; per lo che essa Villa non solamente può gareggiare con altre della Lunigiana, ma non ha che invidiare a molte del Lucchese, e del Fiorentino”.

Oggi, dopo 230 anni, sopravvivono le fonti, le peschiere che dettero il nome al luogo, il grottesco, parte dei viali coperti e delle statue. Quanto al giardino all’italiana (o “con agrumi”), gli attuali proprietari ne hanno rievocato l’esistenza prendendo a modello il disegno dell’originario, attestato da una veduta a volo d’uccello dipinta sulla porta di un salone.
Così le “broderies” settecentesche sulle terrazze sono costituite dal giallo oro di una miriade di narcisi, presenti anche in ampie onde colorate sui prati, a ricordo delle sponde ricoperte di narcisi dei grandi parchi inglesi. Oggi i bulbi sono più di 200.000 e un nuovo Nume tutelare si è aggiunto nel giardino: il Narciso scolpito nel marmo di Carrara da Martin Foot, scultore Inglese innamorato della classicità italiana e che vive da molti anni in Pietrasanta, ispiratosi ai versi immortali delle Metamorfosi di Ovidio.

Infine in omaggio al Labirinto, menzionato dal Targioni Tozzetti e ormai introvabile, ai piedi del giardino all’italiana è stato realizzato un parterre in cui volute di lavanda rinchiudono figure geometriche formate da narcisi gialli e bianchi, in modo che si possa continuare ad apprezzare il disegno anche dopo la loro fioritura, che lascia il posto al delizioso profumo di Lavanda.

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