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03 maggio, 2010

L'epimedium,rosso intenso senza clamori


Non tutte le fioriture primaverili sono appariscenti come quelle di narcisi e magnolie; tra quelle che fanno la loro apparizione sottovoce c'è quella dell'Epimedium. Erbacee perenni della stessa famiglia del crespino alte 20-30 cm circa, decidue o sempreverdi, hanno fogliame ordinato, a goccia o cuoriforme col margine dentellato, che in primavera ed in autunno si tinge di rosso bruno per passare al verde in estate.
I fiori possono essere monocolori, bicolori o sfumati in bianco puro, giallo o rosa; sono spesso esoticamente speronati e portati appena al di sopra dell'abbondante fogliame.
Assurte in Occidente al rango di pianta ornamentale relativamente da poco,sono invece coltivate da secoli in giappone,dove il delicato dettaglio e la bellezza sono più facilmente apprezzati nonostante le dimensioni.


Oggi continuiamo a scoprirne nuove specie e ibridi, tutti originari dall'Eurasia, ed a importarne rare cultivar giapponesi come l'E. grandiflorum Yubae . Piante tipiche del margine del bosco, sono tappezzanti adatte a posizioni di mezzombra o ombra luminosa. Per coltivarle con successo è indispensabile che il terreno sia ben
drenato, in suoli pesanti è meglio piantarle in aiuole rialzate.Non dimentichiamo poi la pacciamatura organica. E di eliminare la vecchia vegetazione in inverno prima che spunti quella nuova,per godere della loro grazia senza la cornice di foglie stanche e morenti.
Carlo Conteso

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