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01 marzo, 2010

VILLA D'ESTE DI TIVOLI




Villa d'Este, di Tivoli è uno dei beni italiani inseriti nella lista UNESCO del patrimonio mondiale, con l'impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d'acqua e musiche idrauliche costituisce un modello più volte emulato nei giardini europei del manierismo e del barocco.

Villa d'Este è stata infatti riconosciuta dall'Unesco come uno tra gli esempi eccellenti della cultura del Rinascimento al suo apogeo. L'organismo mondiale ha valutato come i suoi giardini hanno profondamente influenzato lo sviluppo e la progettazione dei giardini in tutta Europa e come siano tra i primi e più raffinati giardini delle "meraviglie". Il giardino va inoltre considerato nello straordinario contesto paesaggistico, artistico e storico di Tivoli, che presenta i resti prestigiosi di Villa Adriana, un territorio ricco di forre, caverne e cascate, simbolo di una guerra millenaria tra pietra e acque.Le imponenti costruzioni e le terrazze evocano i Giardini pensili di Babilonia, mentre il brillante uso della acque, condotte da un acquedotto e un traforo sotto la città, rievoca l'ingegneria dei romani.
Il Cardinale Ippolito II d'Este volle che rivivessero qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fointanebleau, in competizione con il passato glorioso di Villa Adriana.Dal 1550 ebbe l'idea di realizzare un giardino nel pendio dirupato della" valle gaudente" e partire dal 1560 definì il programma architettonico e iconologico della Villa con Pirro Ligorio e l'architetto Alberto Galvani. Nel secolo successivo si registrarono nuovi importanti lavori che coinvolsero grandi maestri come Gian Lorenzo Bernini.Dopo un lungo periodo di abbandono, di spoliazioni e di degrado, la Villa risorse quando divenne proprietà dello Stato Italiano, soprattutto con i restauri avviati fra le due guerre e poi nell'ultimo ventennio, tra cui va segnalato il recente ripristino delle Fontane dell'Organo e del "Canto degli Uccelli".

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