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24 ottobre, 2011

Il Giardino dei Conti Brandolini



Il Giardino dei Conti Brandolini d'Adda di Russel Page è il cuore di una magnifica tenuta agricola di 200 ettari in località Vistorta, piccolo borgo del Friuli occidentale, dove ancor oggi Brandivo Brandolini d'Adda produce ottimi vini. Una prima ristrutturazione della proprietà iniziò alla fine degli anni '50 ad opera di Renzo Mongiardino che si occupò degli interni, in collaborazione con il Conte Brando e sua moglie Cristiana. Nel giardino costruì una piscina ottagonale. L'intervento più importante fu la sistemazione del grande giardino ad opera di Russel Page. I lavori vennero seguiti dal Conte Brando, appassionato di botanica, di musica, di arte.

Si decise di utilizzare l'acqua del fiume Meschio che attraversa la proprietà per creare 4 laghi comunicanti, con condutture sotterranee, e una peschiera esistente lasciata nella sua geometria. Egidio Zara, giardiniere di casa da più di 40 anni, che seguì i lavori di Page, ricorda che l'architetto paesaggista inglese rispettò le essenze del giardino ottocentesco e discusse con il Conte Brando le decisioni da adottare. All'accesso del giardino, il primo grande lago è bordato da alcuni esemplari dai cromatismi visibili in ogni stagione e dalla grande Parrotia persica che in autunno si colora di un suggestivo arancio verde. Page studia l'integrazione di piante esotiche con quelle esistenti: Libocedrus decurrens, Platanus digitata, Metasequoia glyptostroboides, Cryptomeria japonica. A un lato della villa, uno splendido Cupressus cashmeriana e boschetti di bambù, di sorprendenti forme e colori, creano un effetto di continuità tra edificio e paesaggio.
A destra della villa si nota uno splendido contrasto tra piante secolari e nuove introduzioni. Sono stati integrati nel giardino i grandi pilastri e il vecchio cancello vicino alla piscina ottagonale di Mongiardino, bordata da Page con siepi di rose 'Felicia', ibrido di moscata dai doppi fiori rosa salmone, delle 'Cornelia', ibrido di moscata con fiori piccoli a mazzi rosa albicocca, delle `Blanche Double de Coubert' e delle piccole 'Canary Bird' con fiori profumati di muschio.
Oltre il cancello si accede alla creazione di Page: splendidi esemplari di Platanus digitata, un laghetto con piante acquatiche ai bordi e il lago più grande con un'isola centrale collegata da un ponticello, accanto ad una vera collezione di bambù.
Nei pressi della villa il lago più piccolo bordato di flessuosi bambù, ed il vecchio pilastro in pietra avvolto di rose che si specchia nell' acqua. A destra della villa si trovano la grande peschiera geometrica, con alcune maestose Gunnera manicata, e le aiuole di rose che Page ha voluto geometriche. Più rientrato un altro giardino geometrico, con al centro un'ottocentesca Lagerstroemia indica che il Conte Brando chiamava 1l giardino del Prete", perché si trovava sempre un posto ad ogni pianta donata.
Si passa poi attraverso la vecchia carpinata; da una siepe di Carpinus betulus Page ha ottenuto un passaggio per dividere le cantine dal giardino privato.
Una grande serra raccoglie una collezione di orchidee, tra le più belle al mondo, che Egidio Zara coltiva con grande passione, ottenendo sempre varietà fiorite per le sale della villa.
Page è stato definito "Un pittore "mancato", ma un artista che usò per colori fiori e foglie, e per scolpire gli alberi". Questo giardino ne è una testimonianza.

 Lorenzo Martinella

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