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29 agosto, 2011

- Giardino degli Aranci (Parco Savello) -


 In Piazza Pietro d'Illiria, dedicata al fondatore della Basilica di Santa Sabina, il Giardino degli Aranci o Parco Savello, accoglie i visitatori con lo sguardo corrucciato di un mascherone: una fontana opera di Giacomo della Porta, forse raffigurante Oceano, e reduce da un lungo peregrinare tra Foro Romano, Lungotevere Gianicolense fino all'Aventino.

Qui trovò finalmente requie nel muro di cinta di quel che resta del Castello Savelli, la fortezza eretta nel X secolo da Alberico II ed ereditata da Ottone III Savelli dopo il Mille, fino a che non fu donata ai Domenicani che videro in tanto verde una buona occasione per installarvi un valido orto.
Il giardino deve le origini del suo nome alle leggende nate intorno alla vita di San Domenico di Guzman, fondatore dell'ordine dei Domenicani che visse e operò nel monastero. Così, un arancio nel giardino del chiostro, ancora visibile da una apertura nella navata, è proprio quello che il Santo aveva portato dalla Spagna.
La leggenda narra che da quell'albero Santa Caterina abbia colto le arance donate a papa Urbano VI, candite. La pianta conserva ancora un che di miracoloso: nonostante sia ormai secco, un altro albero è cresciuto sui suoi resti e continua a fare frutti! Così l'orto del convento divenne "Il Parco degli Aranci", e numerosi sono ora gli alberi, che producono arance amare, piantati per decorare il giardino!
La trasformazione e sistemazione attuale si deve all'architetto Raffaele De Vico, autore di molti altri parchi e giardini a Roma. Appena entrati salta agli occhi la mole dell'abside della Basilica, mentre a destra spiccano i resti del castello, delle torri e del ponte levatoio.
La sua sistemazione è volutamente simmetrica, per permettere di avvicinarsi gradualmente, attraverso il viale centrale, allo splendido belvedere. Basta spingersi più avanti, infatti, per affacciarsi su una delle viste più belle su Roma: il Tevere ed i Templi che fin dall'antichità sorgevano nel Foro Boario; Santa Maria in Cosmedin, il Gianicolo e imponente, in lontananza, la cupola di San Pietro.
Ambientazione estiva di spettacoli teatrali, non a caso il parco è uno dei luoghi preferiti oltre che dai turisti, anche dagli innamorati, o da chi spera che lo spettacolo mozzafiato dall'alto della terrazza, sia un magico pretesto per far cadere l'amato o l'amata ai suoi piedi!

Fonte: 
http://www.italyguides.it/it/index.html

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