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14 maggio, 2011

Villa Fracanzan Piovene

Nel 1316 la famiglia Fracanzan acquistò in Orgiano terreni e fabbricati, nucleo originario dell’attuale complesso. All’inizio del Settecento i nobili Fracanzan, tra i più importanti di Vicenza, commissionarono all’architetto Francesco Muttoni la costruzione dell’attuale villa e l’ampliamento del giardino e dei fabbricati rurali, per consolidare prestigio e immagine.

La dimora fu sede di un importante salotto letterario e a lungo vi soggiornò Elisabetta Caminer Turra, prima donna giornalista dell’epoca, nota per le sue idee illuministiche. Nell’Ottocento i beni dei Fracanzan furono rilevati dagli Orgian e passarono quindi per successione alla famiglia Piovene


Villa Fracanzan Piovene è un’importante opera di Francesco Muttoni (1668 – 1747), architetto luganese attivo a Vicenza alla fine del Seicento. I progetti originari dell’edificio e degli esterni si trovano a Washington, presso la Library of Congress, e in archivi italiani. La monumentale struttura barocca, rara nel Veneto, è oggetto di studio per i numerosi elementi decorativi tratti dalla tradizione palladiana.
A lato della villa sorge un’imponente barchessa a dodici archi, con pilastri bugnati, che raccorda il nuovo fabbricato alla preesistente corte trecentesca.
La villa è contornata da uno dei più vasti parchi paesaggistici del Veneto; l’area è cintata e nel Settecento fu creato un “serraglio” per lasciarvi liberi gli animali.
Di fronte alla villa si trova il giardino formale con siepi di bosso e quattro monumentali tassi, su di un lato il “brolo” con alberi da frutta e gli orti, anch’essi contornati da bossi.


Grandi viali prospettici e due peschiere lunghe oltre cinquecento metri, si inseriscono tra boschi e aree coltivate mentre boschi, prati e zone umide offrono piacevoli passeggiate in un ambiente incontaminato. Di grande interesse storico è l’anfiteatro collinare, progettato dal Muttoni per poter accogliere rappresentazioni all’aperto con la villa come scenario.

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