Related Posts with Thumbnails

12 marzo, 2011

Villa Trissino Marzotto



La proprietà si è formata attorno ad un rudere romano, ma le prime testimonianze risalgono al 1101. Il terreno è stato allestito a giardino nel 1400, ridefinito nel 1700 per opera del Muttoni e completato dal Frigimelica e dall’architetto Dal Pozzo. Molti alberi e le oltre 100 statue di Orazio Marinali, o della sua scuola, e di Giacomo Cassetti ed aiuti, risalgono alla prima metà del secolo.Nel Settecento furono costruite anche le due ville quella superiore dei Trissino del ramo Baston e quella inferiore appartenente ai Trissino del ramo Riale che, distrutta da un incendio alla fine del ‘700 e ricostruita in stile diverso, andò nuovamente a fuoco il 13 giugno 1841 e successivamente trasformata in rudere di castello. Il parco di circa 20 ettari è suddiviso in zone, nelle quali si alternano ampie aree boschive e radure a prato. Gruppi di grandi alberi ed esemplari arborei isolati, alcuni dei quali di oltre 200 anni, articolano la dimensione verticale, cadenzano scenograficamente il paesaggio e fungono da collegamento con i giardini all’italiana che circondano le ville, stringendole in un abbraccio di siepi, aiuole, terrazze e viali arricchiti con piante potate secondo l’arte topiaria.
La villa superiore è caratterizzata da un ampio prato verde ornato da statue e cinta da portali e muri, sopra ai quali si trova la “cavallerizza”. Di lì si scende al lungo viale dei cedri che si conclude con il parterre del Muttoni. Davanti alla villa inferiore incendiata scende una doppia scalinata che conduce alla grande fontana ottagonale, ornata da statue, che contiene circa 1500 metri cubi di acqua. I numerosi cancelli in ferro battuto presenti nel giardino sono testimonianza della fantasia e dell’abilità manuale degli artigiani veneti del Settecento. Il portale di ingresso alla villa inferiore viene attribuito al Frigimelica. L’intera proprietà, in totale stato di abbandono, fu acquistata nel 1950 dal conte Giannino Marzotto, che ha provveduto al consolidamento, al restauro e all’abbellimento della villa superiore, oltre che delle pertinenze e del parco.

0 commenti:

Posta un commento