Related Posts with Thumbnails

04 marzo, 2011

Piantare un albero



"È il momento di fare una campagna comune, di presidiare il territorio in maniera capillare a livello locale, di amplificare l'urlo di milioni d'Italiani che sono stufi di vedersi distruggere paesaggi e luoghi del cuore, un'ulteriore forma di vessazione, tra le tante che subiamo, anche su ciò che è gratis e non ha prezzo: la bellezza."
È l'appello accorato e totalmente condivisibile che Carlo Petrini (il noto fondatore dell'associazione Slow Food, nata per salvaguardare le nostre specialità enogastonomiche, che più volte prende posizione in tema di salvaguardia dell'ambiente) lancia in un suo articolo dal titolo "Cementificazione" dove si elencano gli scempi che, in questi ultimi 15 anni, hanno devastato il territorio italiano con tre milioni di ettari ricoperti di cemento armato, l'equivalente di Lazio e Abruzzo messi insieme.Petrini mette inoltre in risalto gli altri pericoli che incombono sulla bellezza dei paesaggi italiani; le installazioni scellerate e speculative, fatte solo in nome dei lauti incentivi, di pale eoliche e di pannelli fotovoltaici. I pannelli fotovoltaici posati sui fertili terreni agricoli, oltre a rovinare il paesaggio e a consumare territorio, inaridiscono completamente i suoli in poco tempo perché provocano il soli sealing, cioè l'impermeabilizzazione dei terreni.Lo sfruttamento dell'energia rinnovabile, cosa buona di per sé, si trasforma in un grave danno per l'ambiente se le si dedicano immense distese di terreni coltivabili anziché tetti di capannoni, aree industriali dismesse o in funzione, cave abbandonate, ecc...È difficile per ognuno di noi opporsi, ottenendo risultati, a questo irreversibile degrado dell'ambiente, il nostro "primario bene culturale" (come lo definisce Carlo Petrini). La mia proposta, forse solo simbolica, per contrastare l'avanzare del cemento e del consumo del territorio, è molto semplice e fattibile da tutti quelli che hanno un fazzoletto di giardino: cominciamo l'anno piantando un albero! L'autunno e l'inverno sono il momento ideale per mettere a dimora un albero coltivato in zolla (mentre quelli coltivati in vaso possono essere piantati tutto l'anno, ma metterli giù nelle stagioni fredde vuol dire risparmiarsi un sacco di grattacapi e dar loro una marcia in più alla partenza). Contribuiremo anche noi a consumare il territorio ma in maniera giusta, arricchendolo di bellezza e profumi e, se si tratta di alberi da frutto, godendoci il piacere di mangiare qualcosa di genuino.

Nicla de Carolis
Direttore di "In Giardino"

0 commenti:

Posta un commento