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18 febbraio, 2011

Editoriale



Sono gli ellebori del francese Thierry Delabroye, produttore con la moglie Sandrine di una grande moltitudine di ibridi, ad aprire il primo numero dell'anno. Nel suo ampio servizio Paolo Cottini ne documenta i bellissimi colori e le forme.Un'introduzione indicativa di un cambiamento che da questo numero vuole in primo piano la parola degli esperti.
Saranno infatti i produttori, talvolta anche ibridatori delle varie specie, a raccontare ai lettori di Giardini le tecniche di coltivazione e sopratutto quegli accorgimenti preziosi, introvabili altrove, frutto di un'esperienza acquisita nel quotidiano lavoro sulle piante di cui sono attenti indicatori.Valentina Povero e Tullio Destefano de l'Erbaio della Gorra guidano alla coltivazione delle Heuchera, erbacee perenni ideali per chi vuole bordure colorate anche in pieno inverno.Nel giardino di chi ama il colore nella stagione fredda
non possono mancare le cromie gialle, rosse, arancione delle drupe di alcuni Ilex: le suggerisce Maurizio Feletig dell'omonima azienda agricola, grande esperto di arbusti da bacca. Sotto la neve spunta la mandragora, una perenne che ricompare con il freddo e fiorisce e dà il meglio di sé proprio in questa stagione; ne consiglia la coltivazione Flavia Angotti con il marito Aldo del Biovivaio Gran Burrone.Fiorisce e profuma in questo periodo nelle regioni miti anche l'alaterno, un arbusto rustico dalla crescita veloce che Valerio Gallerati del Vivaio Forestale Vita Verde suggerisce per la realizzazione di siepi.A febbraio, dopo la fine delle gelate, si possono potare le rose ancora in riposo vegetativo; si tratta di un'operazione facile che però richiede il rispetto di alcune regole. Marco Greco con la moglie Fabiola Ferri de Le Rose di Piedimonte ne illustra la tecnica.Giancarlo Pozzi dell'Orchideria di Morosolo presenta Brassocattleya 'Nonna Olga', una coltivar che può portare contemporaneamente anche più di 100 fiori: un vero spettacolo di grazia!
Per il frutteto famigliare Ugo Fiorini dei Vivai Belfiore racconta 'Calvilla Bianca d'Inverno', la varietà regina delle mele antiche; e il corniolo, piccolo albero da coltivare sia per i frutti che per il suo aspetto ornamentale.
Continua la rubrica dedicata all'aiuola, qui progettata con l'uso di bonsaí da Maurizio Zarpellon del Vivaio Alpinia.Infine segnaliamo il servizio di Fabiano Sodi sulle ceropegie, piante rare dall'aspetto etereo, delicatissime, difficili da coltivare.
Donatella Forni

Editoriale tratto da "Giardini" Gennaio/Febbraio 2011

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