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08 novembre, 2011

Folon nel Giardino delle Rose di Firenze

Tra la leggerezza e l’ironia del sogno, dodici opere dell’artista belga Jean-Michel Folon divengono un tutt’uno con lo scenario incantato del Giardino delle Rose a Firenze, luogo meraviglioso, dalla splendida veduta panoramica, fino ad ora aperto al pubblico solo nel periodo della fioritura primaverile. Immerse tra infinite varietà di rose sono, difatti,dieci sculture in bronzo e due gessi, donate dall’artista al Comune di Firenze per essere esposte permanentemente nel bellissimo giardino, situato sotto piazzale Michelangelo.

Il desiderio di Folon, espresso poco prima di morire nell’ottobre 2005 all’età di settantuno anni, andava a rinsaldare quel legame elettivo che già da molti anni si era creato tra l’artista, originario di Uccle, in Belgio e la città, che, non a caso, ospitava nello stesso anno della sua scomparsa un’i mportante retrospettiva al Forte Belvedere e in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. L’artista, noto per l’impegno civile e politico per la pace (nel 1986, su richiesta di Amnesty International, aveva realizzato le illustrazioni per la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo pubblicata nelle sei lingue ufficiali dell'Onu) e per la difesa dell'ambiente e della natura, amava profondamente Firenze, tanto da offrire alla città diverse opere, quali L’uomo della pioggia, nel 2002, in occasione del Social Forum, L’uomo della pace e l’autoritratto del Corridoio Vasariano degli Uffizi.

Dal 30 settembre, giorno dell’inaugurazione, i più curiosi e gli amanti della bellezza potranno passeggiare fino al tramonto nel giardino, ristrutturato per l’occasione grazie all’impegno della Direzione Ambiente del Comune di Firenze, attraverso interventi edili, impiantistici e di recupero vegetazionale, per ricreare l’effetto-panorama desiderato dall’artista e le atmosfere per accogliere le opere e l’universo creativo di un artista, che era stato amico di Federico Fellini e aveva frequentato negli anni giovanili, a Parigi, gli ambienti dell'avanguardia artistica, con Pablo Picasso e i surrealisti.

Nel giardino fiorentino, un vero e proprio balcone sul centro storico, si viene così a formare un itinerario scultoreo, in cui le opere dialogano con l’ambiente circostante: sarà possibile riposare
accanto al personnage di Folon sulla panchina fuori dal tempo di Je me souviens o accarezzare Chat, gatto addormentato sull’erba tra i cespugli di rose o spiccare il volo insieme a L’Envol per scoprire la meraviglia della città dall’alto.

L’iniziativa è stata curata da Marilena Pasquali, presidente del Centro Studi Giorgio Morandi di Bologna e già curatrice della mostra del 2005 “FolonFirenze” e promossa dal Comune di Firenze, con la collaborazione della Regione Toscana, presso la cui sede istituzionale, Palazzo Strozzi Sacrati, si potrà ammirare il grande bronzo Walking. Partner principale è Eni, l’azienda per cui Folon ha realizzato negli anni Novanta memorabili campagne pubblicitarie sul metano. Eni ha curato, tra l’altro, l’allestimento di spazio video, dove saranno proiettati quattro indimenticabili spot pubblicitari realizzati dall’artista e una sorta di blog che riunisce pezzi di interviste a Folon, provenienti dall’archivio storico di Eni, nonché un video inedito del 1999 dove si vede l’artista passeggiare per Milano, soffermandosi sulle tracce e sui segni generici che si possono trovare nelle strade. Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento anche Toscana Energia, le gallerie Guy Pieters di Knokke-le-Zoute e di Saint Paul-de-Vence.

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