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16 dicembre, 2011

Tant vesp , tant nef......




Letteralmente: tante vespe, tanta neve in dialetto comasco. Così dicevano in casa mia quando ero piccola e io, allora, passavo l'estate a monitorare le colonie di vespe per indovinare come sarebbe stato il mio adorato inverno, la mia stagione preferita; perché, vivendo in montagna, sarei andata a sciare tutti i giorni, avrei goduto del caldo camino nei giorni brutti, avrei realizzato un meraviglioso pupazzo di neve con la carota come naso e le castagne come occhi, e avrei giocato a palle di neve con i miei amici fino allo sfinimento...

La scorsa estate, non so da Voi, ma nei posti dove sono stata io (la dolce Liguria che è ormai la mia casa, l'operosa Brianza dove anch'io sono molto operosa e l'Alta Badia dove scarpinando rigenero le forze) abbiamo subìto una vera e propria invasione di vespe, con momenti anche spiacevoli, soprattutto la sera quando volevamo goderci una buona cena fuori al fresco.
Sta di fatto che continuava a letteralmente "ronzarmi" in testa questo proverbio ed ora eccoci qui, alle porte
dell'inverno.
Chissà come sarà! Certo, adesso ho una visione meno romantica e anch'io preferisco non guidare quando nevica, ho smesso di sciare e preferisco il sole caldo dell'estate. Ma incrocio forte le dita e spero che nevichi tanto il
giorno di Natale, quando sarò con tutta la mia famiglia intorno
al tavolo e questi fiocchi bianchi daranno quel tocco di intimità e avvolgente serenità che renderanno ancora più speciale lo stare insieme.

Buon inverno a tutti!

Fiorella Baserga


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